“Sì, tutto è possibile. Perfino credere che possa esistere un mondo migliore.”
Il 1° luglio 2017 al Modena Park c’è stata la dimostrazione che tutto è possibile, anche un mondo migliore.
220mila persone, forse 230mila, ma mille o diecimila in più è poca cosa rispetto all’oceano di persone che hanno festeggiato con Vasco Rossi i suoi ‘primi’ 40 anni di ‘canzoni’.
220mila cuori per la musica, è il popolo di Vasco, per gli amici il Blasco, il comandante.
Impossibile non emozionarsi. Io c’ero. Ho incrociato sguardi e ho letto un desiderio profondo di libertà di ‘essere’ ed ‘esistere’. Vasco festeggia 40 anni di attività, con un inizio che era stato tutto fuor che una promessa di successo.
Con la musica vengono ripercorsi 40 anni di emozioni, perché la musica ci riporta sempre al cuore, quel saper ricordare la vita con suoni e parole.
Un fiume di gente diretto verso il mare della bellezza che viene da dentro.
Un concerto da guiness, uno spazio di straordinarietà che ferma la vita normale con balli, suoni, luci e tante tante tante parole.
Un invito esplicito: “Non dobbiamo avere paura, non ci faranno cambiare le nostre abitudini, non ci chiuderanno in casa con la paura. Voi siete qui perché non avete avuto paura”.
Il sogno di un mondo migliore si sente nel desiderio pacifico di fare festa, di stare bene insieme, di cantare per vivere, vivendo e cantando la vita, di essere liberi e mai soli.
Il volto dell’amore si dispiega ovunque intorno a noi, la rivoluzione per un mondo migliore, di persone libere, di nuovi eroi si può fare, forse proprio a partire dalla musica, perché la musica unisce le anime.
220mila vite a Modena e tante altre sparse per il mondo, tutte collegate grazie alle sue parole, è una vera magia quella vissuta il 1° luglio 2017, una magia destinata a rimanere nella storia di tanti di noi e non solo.
Grazie Vasco perché ci insegni che seguendo il cuore si possono fare cose meravigliose.